OBBLIGO POS, LE MULTE PREVISTE PER CHI RIFIUTA I PAGAMENTI ELETTRONICI

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OBBLIGO POS, LE MULTE PREVISTE PER CHI RIFIUTA I PAGAMENTI ELETTRONICI

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Dal 30 giugno 2022 sono scattate le nuove regole sull’obbligo dei dispositivi per le transazioni digitali. L’Agenzia delle Dogane ha revocato l’esonero per i rivenditori di generi di monopolio.

12 dicembre 2023

Il 30 giugno 2022 negozianti, artigiani e studi professionali che non permettono ai clienti i pagamenti tramite dispositivi Pos possono essere multati. Sono infatti scattate le nuove regole previste dall’ultimo decreto Pnrr: per chi rifiuta il pagamento elettronico sanzione di 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione.

Inizialmente l’Agenzia delle Dogane aveva disposto, nella determinazione del 25 ottobre 2022, l’esonero per i tabaccai dall’obbligo per la vendita di generi di monopolio, valori postali e bollati. Il 26 giugno scorso la direttiva è stata revocata (qui la comunicazione in pdf). Una decisione che aveva interessato le quasi 50mila tabaccherie presenti in tutta Italia.

Sanzioni

La Guardia di Finanza ha emesso due note con le istruzioni ai reparti territoriali che chiariscono i dubbi sulle modalità e i tempi in cui saranno applicati i provvedimenti a chi non rispetta le regole sull’obbligo del Pos. L’accertamento da parte delle autorità può scattare solo a seguito della denuncia del soggetto al quale è stato rifiutato il pagamento con carta. In questo caso la legge prevede una doppia penalità:

  • 30 euro in misura fissa;
  • 4% del valore della transizione negata.

La sanzione però può scattare solo nel momento in cui al consumatore viene negato il pagamento elettronico con carta di credito o bancomat. Se il cliente invece non ne fa richiesta, non ci sono le condizioni necessarie per infliggere la multa, anche nei casi in cui l’esercente risulta sprovvisto di Pos. Inoltre, il titolare dell’attività è sanzionabile solo se rifiuta i pagamenti con le carte, ma nel caso invece di altre forme di pagamento non tracciabili, come ad esempio i bonifici, l’esercente può tranquillamente decidere in autonomia di non accettarli.

Anche per i casi di malfunzionamento del Pos, per mancanza di linea o quando si presentano “comprovati problemi di malfunzionamenti tecnici dei dispositivi” non sono previste sanzioni. Saranno poi i finanzieri stessi o gli ufficiali e gli agenti di polizia ad accertarsi del disservizio.

Le partite Iva che hanno l’obbligo di accettare pagamenti con carte o bancomat sono:

  • commercianti;
  • artigiani;
  • liberi professionisti (come ad esempio commercialisti, avvocati, ecc.);
  • tabaccai;
  • venditori ambulanti;
  • attività ricettive (alberghi, ristoranti, ecc.);
  • tassisti.

Tutte le violazioni saranno trasmesse al prefetto della provincia in cui sono avvenute e registrate all’interno del software Ares della Guardia di Finanza.

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